Io non sono mai stato un idealista.
Anzi, sono stato recentemente criticato di essere troppo pragmatico.
Non lo nego. Certo è l’unica ricetta che conosco per sopravvivere agli ostacoli che giornalmente ci troviamo davanti, ma non nego che tutta l’acidità di stomaco che ne deriva è ben meno piacevole rispetto a quello che avevo in testa arrivando qui sul pianeta terra nel lontano ’77.
«Ora qui incontriamo la vera difficoltà…; in quanto fra idea ed esperienza sembra esista un abisso a superare il quale l’impiego di tutte le nostre forze riesce vano. Nonostante ciò, resta viva la nostra eterna aspirazione di eliminare questa incongruenza mediante la ragione, l’intelletto, l’immaginazione, la fede, il sentimento, l’illusione e perfino, se non riusciamo in altro modo, mediante una facezia. Alla fine, continuando la nostra assidua fatica, troviamo che potrebbe anche avere ragione il filosofo il quale afferma che nessuna idea si adegua perfettamente all’esperienza, ma poi ammette che fra idea ed esperienza può, anzi deve esserci analogia.»
– Goethe (Pensiero e rassegnazione – Vol. XL)
Idea e realtà: come conciliarle dunque?
Trovare analogie tra la vanga (per spalare), che dobbiamo tener stretta ogni giorno, e facezie che qui scrivo per svagarmi lo lascio a voi.
In fondo all’assidua fatica non si sfugge e come disse l’immenso Achab:
«Ora sento che mia maggiore grandezza sta nel mio maggiore dolore»
– Melville (Achab in Moby Dick. Capitolo CXXXV)
Finisco però con nota di colore data dagli splendidi melograni comprati da Mai ieri al mercato (melograno simbolo di abbondanza, fertilità e buona fortuna) e mi gusto un meraviglioso gin tonic con cetriolo!
P.S. Avrei voluto usare il cetriolo come titolo di questo post ma avreste pensato tutti male, ne sono sicuro.
![Panspermia](https://chottomatteo.wordpress.com/wp-content/uploads/2013/02/photo4.jpg?w=526&h=526)
![Hendricks gin with cucumber](https://chottomatteo.wordpress.com/wp-content/uploads/2013/02/dsc01244.jpg?w=526&h=791)
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