«Prima avevo paura e mi facevo scrupolo di agire sull’impulso di motivi tanto stupidi, ma per quanto io osservassi la mia vita passata, mi pareva sempre di aver agito per motivi non meno ridicoli di questi. Non so come sia per gli altri, ma io ci sono abituato e per me le parole “piccolezza, ridicolaggine” son divenute parole senza senso. Dove sono mai i motivi “grandi, seri”?»
– Tolstoj (Storia della giornata di ieri)
Ammetto che ero indeciso se venire qui a Pasqua. Ho poi deciso d’impulso e penso di aver fatto benissimo.
Il pranzo pasquale è nel forno (piccioni e arrosto di maiale) i crostini toscani sono già in tavola, il vino rosso è stato appena aperto, John Lewis (quello del Modern Jazz Quartet) suona il piano sullo stereo e i cani riposano dopo un’ora di gioco al sole.
Chi ha bisogno di motivi seri?
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